ASTRATTA

ASTRATTA
ASTRATTA

lunedì 21 ottobre 2013

#_#

La nostalgia graffia la mia anima quando si parla d'amore ogni amore è diverso e unico e questo in un universo fatto di masse, di serie, dove spesso ti senti un numero è un qualcosa da non dimenticare per sentirsi unici..

mercoledì 25 settembre 2013

bianco e nero?

Tutto ebbe inizio tramite msn, poco meno di 12 anni fa, io ero iscritta su un sito dove potevi creare un profilo personale e inserire il tuo contatto msn per conoscere gente nuova, non sono un'amante delle chat, però era un modo come un altro per passare il tempo e fare quattro chiacchiere con qualcuno. Era fine marzo se non ricordo male, tra i vari contatti che mi avevano aggiunto cominciai a chiacchierare con un ragazzo molto gentile e simpatico, mi colpì il suo avatar, l'occhio di un pagliaccio dal quale sgorgava una lacrima, e la frase che aveva come messaggio personale: " dov'è michael (metto un nome di fantasia perché non mi va di mettere il suo vero nome)?" Saranno state queste due cose o semplicemente una sensazione, ma capì subito che doveva essere un ragazzo triste, sicuramente molto sensibile e forse anche per quello mi soffermai a parlare con lui (di solito non amo parlare con dei perfetti sconosciuti, specie se uomini, si cade sempre in discorsi molto banali e mi annoio subito...) Lui era diverso, mai banale, molto profondo, forse era il suo dolore a renderlo meno superficiale degli altri ragazzi che frequentano le chat, fatto sta che cominciammo a scriverci quasi tutti i giorni parlando di tutto quello di cui si può parlare e giorno dopo giorno ci affezionavamo l'uno all'altra e cominciavamo a volerci bene sul serio e a non poter fare a meno di quelle nostre chiacchierate. Lui diceva che ero la ragazza dei suoi sogni, mora e dolce, io non ho un ragazzo dei sogni ma lui mi era entrato nel cuore anche se non sapevo nemmeno di che colore fossero i suoi occhi (lui non metteva mai sue foto su msn e tuttora non lo fa) Poi un giorno quasi per caso cercai la sua mail su un altro sito dove lui mi aveva detto di essere iscritto ma sul quale non so perché non mi era mai venuto in mente di andare a guardare il suo profilo. Lì aveva delle sue foto e il suo viso anche se mi era sconosciuto fino a quel momento era proprio come l'avrei potuto immaginare: un po' pallido, gli occhi scuri, dolci e profondi, m'innamorai di quel viso che corrispondeva esattamente al carattere del ragazzo con cui ogni giorno parlavo, mi ricordava un po' edward mani di forbice, quell'espressione dolce, triste e ingenua... Ormai dovevo conoscerlo, non potevo farne a meno e quella sera stessa gli proposi di incontrarci e ci scambiammo i numeri di telefono. Lo chiamai prima di mettermi a letto, dovevano essere le 11 di sera o giù di lì, la sua voce come il suo viso e il suo carattere era dolce e profonda, era un po' imbarazzato ma si sentiva che era contento di sentirmi, infatti parlammo fino all'alba, ma a noi sembrarono pochi minuti... Il giorno dopo restammo d'accordo che sarei andata io da lui (decisi io così) perchè viviamo in città diverse anche se a circa 50 km di distanza per fortuna, quindi col treno ci si mette giusto 1 ora. Dovevamo vederci alla stazione, per poi andare insieme a fare una passeggiata, così andai a prendere il treno, ma mi arrivò un suo messaggio che diceva pressapoco "scusami ma non me la sento di incontrarci, *** non sarà la nostra città, non oggi... perdonami se puoi" io ormai ero già in stazione e non avevo nessuna intenzione di tornare a casa, il biglietto era timbrato e il mio treno sarebbe partito di lì a poco, così non mi arresi nonostante le sue parole e ci andai lo stesso. Arrivata lì gli mandai un messaggio dove gli scrivevo che ero nella sua città e che lo aspettavo, ma lui non rispose, aspettai un'ora forse, non ricordo precisamente, nel frattempo il fato volle che passasse l'autobus che portava a casa sua, perché lui abita in un paesino e su quel bus c'era scritto il nome del suo paese, così senza nemmeno pensarci salì a bordo e arrivai nella piazza antistante il suo palazzo. Da lì lo chiamai e dopo un po' che parlavamo gli confessai che ero sotto casa sua e non me ne sarei andata senza almeno salutarlo di persona... Lui rimase molto sorpreso ma contento e mi disse di aspettare giusto il tempo che si vestiva e sarebbe sceso. Stavolta non si negò, lo vidi uscire dal portone di casa, lo salutai con un cenno della mano e lui venne verso di me sorridendo, io ero felice e imbarazzata, lui forse più di me, andammo insieme verso la fermata dell'autobus diretti al lungomare, era un bel pomeriggio di maggio e io ero con la persona con la quale più di tutte volevo stare. Lui era così timido che mi parlava tenendo gli occhi bassi, mi guardava solo quando sembravo distratta... sul lungomare passeggiammo tenendoci la mano (fui io a prendergliela) ci sedemmo su una panchina e cominciammo a chiacchierare, lui era molto nervoso e si capiva, così io mi avvicinai piano piano per rassicurarlo, gli diedi un bacio sulla guancia e lui finalmente prese coraggio e anche lui mi baciò sulla guancia io ero al settimo cielo passammo un pomeriggio bellissimo che come tutte le cose belle sembrò volare, arrivò il momento per me di prendere l'ultimo treno e tornare a casa, mi ci volle un bel po' per separarmi da lui, sul treno gli mandai un messaggio o lo mandò lui a me, non me lo ricordo, lui mi scrisse che ero la ragazza dei suoi sogni, anche meglio di come la potesse desiderare e io gli dissi altrettanto, tutto era semplice, facile, speciale, anche se inizialmente se avessi ascoltato lui quel giorno non ci sarebbe mai stato e forse chissà non ci saremmo mai incontrati... è tuttora è nella mia vita e ci vogliamo tantissimo bene. Il nostro rapporto purtroppo è cambiato, almeno per me, perché alcune cose purtroppo rappresentano un ostacolo troppo grande... Lui non voleva incontrarmi ed era sfuggente all'inizio perché aveva tanti problemi con se stesso, non pensava di essere all'altezza, temeva di non piacermi, che avrebbe sofferto perché non avrei ricambiato la sua amicizia e invece è stato tutto il contrario. Io con lui ho saputo essere ferma e decisa perché conoscevo questa sua debolezza e sapevo quanto gli piacessi nonostante lui si negasse... Ma un'altra al posto mio magari avrebbe pensato che il suo negarsi poteva essere sintomo di scarso interesse e non avrebbe mai vissuto una splendida storia d'amicizia... Ecco perché dico che al mondo non è tutto bianco o tutto nero, a volte bisogna leggere tra le righe e saper cogliere le sfumature.

martedì 11 giugno 2013

STREGHE


ATTENTI...CHE LE STREGHE SONO TORNATE,SIAMO VERE STREGHE ABBIAMO AVUTO IL BATTESIMO FATTO IL GIURAMENTO NESSUNA FORZA MALVAGIA CONTRO DI NOI, NESSUNA DI NOI SCHERZA RICORDATELO PRIMA DI OSARE TOCCARCI IN UN MODO NEGATIVO, TORNA TUTTO INDIETRO E CON GLI INTERESSI -AMEN- VI AMO SORELLE DI STELLA IO PATTY ALIAS ASTRATTA

domenica 2 giugno 2013

AMORE COME RABBIA

Vi siete mai chiesti, vi siete mai fermati a pensare, avete mai ricordato…. Certo che sé qualche volta ci fermassimo a ricordare, a ricordare le nostre condizioni di uomini liberi dalle paure, di poter esprimersi in libertà senza aver paura di dire quello che si pensa, senza guardarsi in torno prima di parlare, sempre con la paura di guardarsi intorno per assicurarti che nessuno ci guardi che nessuno ci osservi che nessuno ci ascolti… ecco nel nostro bel paese ci sono dei luoghi che la vita è fatta di questi gesti, gesti dettati dalla paura, è cè gente che impone questa paura, per avere il controllo su di voi. Ma per fortuna il nostro paese non è fatto solo di queste persone, nel nostro paese abbiamo uomini e donne che come si dice hanno le “palle” hanno il carisma, uomini è donne che sanno il vero significato della parola libertà, la libertà di non essere oppressi da altri uomini, che vogliono prevaricare con la paura su altri uomini. Per fortuna noi abbiamo chi ha il coraggio di combattere questi prepotenti. Ma abbiamo anche chi ha dovuto pagare questo suo sogno di libertà con la vita… Uomini che hanno avuto una esistenza blindata, è alla fine abbiamo visto scorrere le loro immagini nei telegiornali, abbiamo visto tutti il loro strazio. Solo allora sappiamo che esiste gente come loro, solo nel momento dell’ultimo saluto, allora tutti pensiamo, tutti ricordiamo e tutti parliamo. Ma appena spenta l’ultima candela , appena spenta l’ultima luce dei mille riflettori , appena tirata giù l’ultima palata di terra sulla bara di questi eroi , tutti noi ci dimentichiamo di loro. Onore a tutti coloro che hanno pagata con la vita la nostra libertà da questa feccia e a tutti coloro che quotidianamente ancora combattono questa piaga di questo nostro meraviglioso paese. Il nome di questa piaga, non merita neanche di essere scritto ………….. non la scrivo, non la si può scrivere, non merita neanche di essere menzionato. . È al prossimo valoroso caduto , tutti noi nuovamente , staremmo lì a pensare a ricordare e a parlare….. e l'indomani nuovamente ci sarà gente , che non vedrà, non sentirà e non parlerà…….

SOLO NOI

Astratta Eterna Ignota Dopo il mio ultimo volo mi sono appoggiata su un dirupo fra scogliere di un immensa montagna dove al finire c’èra solo il mare ed al suo inizio la volta della metà del cielo, la notte ed il giorno riuniti assieme come se fossi all’esatto centro del mondo, in attesa di ritrovare il mio coraggio per planare dolcemente sulle onde e riprendere il mio viaggio anche se all’orizzonte non scorgo nulla, le mie ali non possono essere immobili e non volare al di sopra di ciò che sono sentendo ogni molecola di me viva sentendo la carezza del vento nell’anima non posso fermare il mio infinito volo troverò qualcosa fra le stelle che di notte illumineranno il mio cammino e mi faranno ascoltare voci amiche, provenienti da mari e cieli rigogliosi o solo fiori nati in un deserto questo il mio volo immenso e delicato, forte e sapiente che ogni tanto si ferma su quella montagna ad osservare il riandare del tempo quieto..

POOH-TANTA VOGLIA DI LEI-ASTRATTA

IGNORO

< Ti Amo...

lunedì 27 maggio 2013

Aspettami-Franco Dani-astratta



Astratta Eterna Ignota
Dopo il mio ultimo volo mi sono appoggiata su un dirupo fra scogliere di un immensa montagna dove al finire c’èra solo il mare ed al suo inizio la volta della metà del cielo, la notte ed il giorno riuniti assieme come se fossi all’esatto centro del mondo, in attesa di ritrovare il mio coraggio per planare dolcemente sulle onde e riprendere il mio viaggio anche se all’orizzonte non scorgo nulla, le mie ali non possono essere immobili e non volare al di sopra di ciò che sono sentendo ogni molecola di me viva sentendo la carezza del vento nell’anima non posso fermare il mio infinito volo troverò qualcosa fra le stelle che di notte illumineranno il mio cammino e mi faranno ascoltare voci amiche, provenienti da mari e cieli rigogliosi o solo fiori nati in un deserto questo il mio volo immenso e delicato, forte e sapiente che ogni tanto si ferma su quella montagna ad osservare il riandare del tempo quieto..

ASTRATTA...IO!!

ASTRATTA

  • Amare non significa solo dedicarsi interamente, con una generosità completa, né consacrarsi corpo ed anima senza condizioni ad attività in favore del prossimo, ma, prima di tutto, fare opera di intelligenza, chiedendoci con amore e con un sentimento profondo di rispetto degli uomini nostri fratelli, qual è il miglior bene che noi possiamo offrire loro, non solo, certamente nella prospettiva temporale ma in quella del destino spirituale.

Principi sono passati in molti sotto le finestre del mio castello. Cavalieri alati e non, con spade fiammeggianti ed elmi argentei e infrangibili. Guerrieri di ogni tipo, coraggiosi e ardimentosi, tutto dichiaravano lo stesso amore, lo stesso desiderio. Ogni loro arma era buona per farmi cambiare decisione, ogni loro rosa era un dono così scontato che mai le ho messe in un solo mio vaso! Quanti canti e quante poesie ho ricevuto, io, piccola sovrana di un regno così oscuro, ch’essi non ne hanno mai visto il confine. Quante lotte hanno fatto per donarmi il frutto migliore, colto dall’albero del mio giardino, scontrandosi per ottenere il mio dolce favore. In mezzo a tanto caos di guarnigioni bellicose, senza cavallo, senza spada, senza rosa giunse un uomo che aveva per unica arma le sue mani e la sua mente. Io chiusi la finestra, non volevo vedere quella luce oscura che mi attirava fuori, ma dovetti scendere fino all’ultimo scalino dalla mia torre dorata per sentirmi dire ch’ero proprio io la fortunata. Con un solo sospiro nero feci sparire tutti i guerreggianti dal mio giardino, aprii la porta, e accolsi Lui. Un Re si riconosce non dalla corona, ma dalla forza che porta sempre nel cuore .