ASTRATTA

ASTRATTA
ASTRATTA

giovedì 22 luglio 2010

ASTRATTAMMMMMMMOVIMENTO SEX

L'uomo che mi ami
dovrà saper aprir il velo della pelle,
scoprire la profondità dei miei occhi
e conoscer quello che si annida in me,
la rondine trasparente della tenerezza

L'uomo che mi ami
non vorrà possedermi come una mercanzia,
nè esibirmi come un trofeo di caccia,
saprà stare al mio fianco
con lo stesso amore
con il quale io starò al suo.

L'amore dell'uomo che mi ami
sarà forte come gli alberi di ceibo,
protettivo e sicuro come quelli,
limpido come una mattina di dicembre.

L'uomo che mi ami
non dubiterà del mio sorriso
nè temerà l'abbondanza dei miei capelli,
rispetterà la tristezza, il silenzio
e con carezze toccherà il mio ventre come chitarra
perchè sgorghi musica ed allegria
dal profondo del mio corpo.

L'uomo che mi ami
potrà trovare in me
l'amaca dove riposare
il pesante fardello delle sue preoccupazioni
l'amica con la quale dividere i suoi segreti più intimi
il lago dove nuotare
senza paura che l'ancora del compromesso
le impedisca di volare quando le sembra di diventare uccello.

L'uomo che mi ami
farà poesia della sua vita,
costruendo ogni giorno
con lo sguardo rivolto al futuro.

L'uomo che mi ami
riconoscerà il mio viso nella trincea
ginocchio in terra mi amerà
mentre spariamo insieme
contro il nemico.

L'amore del mio uomo
non conoscerà la paura del darsi,
nè temerà scoprirsi alla magia dell'innamoramento
in una piazza piena di folla.
Potrà gridare - ti amo -
o mettere striscioni dall'alto delle case
proclamando il suo diritto a sentire
il più bello e umano dei sentimenti.

L'amore del mio uomo
non fuggirà dalle cucine,
nè dai panni del figlio,
sarà come un vento fresco
spazzando via tra le nubi del sogno e del passato
le debolezze che, per secoli, ci hanno tenuto separati.
come esseri di distinta statura.

L'amore del mio uomo
non vorrà definirmi o etichettarmi
mi darà aria, spazio,
alimento per crescere ed essere migliore,
come una Rivoluzione
che faccia di ogni giorno
l'inizio di una nuova vittoria....
Infausta mi fu la festa poiché mentre attendevo una sorte migliore mi scappò la tua anima da sotto il braccio senza averti nemmeno preso a braccetto. Cos’è mai l’amore In tutto questo caos di desideri Schierati da una parte e dall’altra? Persino tu sei cieco a questo potere! Cos’è mai l’amore per un cuore che ha scelto di non battere più? Invero son rimasta l’unica persona, l’unica eccezione, in una gabbia di dannati, che raschiano le pareti per cibarsi di vuoto. Anche tu senti di più il suono delle catene, che ti son state offerte così volentieri, piuttosto che il battito di un cuore che si ferma per te? Che schiavo indegno! Che uomo mediocre! Una dama aspettava la tua mano e aveva un braccialetto prezioso per il tuo polso di schiavo, ma tu hai reciso un legame senza averlo nemmeno iniziato. Anche tu senza cuore, anche tu come un freddo padrone!

mercoledì 21 luglio 2010

NEW YORK

Sara’ questo tempo cosi’ uggioso, sara’ che sta diluviando di brutto, ma oggi mi sento così... piccina piccina, sola soletta, sto accoccolata come una gatta( non potrebbe essere altrimenti) lascio scorrere a briglia sciolta i miei pensieri...E a volte... in questi momenti di solitudine... una voce dentro me mi dice: "Nulla è vuoto e solitario finché tu ci sei, sei viva, e puoi illuminare il tuo piccolo angolo di vita con il tuo cuore, con il tuo amore, , con un tuo sorriso, e con il mio amore nel tuo cuore." Asciugo così col dorso della mano i miei occhi... e riprendo speranza e coraggio…..

ASTRATTA-BRUCI LA CITTA

descrivendo sensazioni che solo ai romantici è dato conoscere, il mio corpo è deserto che racchiude sensuali dune d'amore.

Non posso nascondere le mie emozioni
le lascio lentamente svanire alle prime luci dell'alba
per custodirle ancora una volta nello scrigno dei miei sogni
Sono come un vampiro in astinenza di sangue. Sono come un licantropo in assenza di luna piena. Sono come un drogato a cui manca l’ecstacy. Mi rigiro e mi agito come un’anima dannata. Perchè ho scelto voi? Perchè ho scelto di soffrire? Questa cosa mi fa troppa paura, mi fa astinenza nelle vene, mi ribolle nello stomaco, dentro tutta la carne c’è una cosa che mi dissangua. Voi non siete solo in questo momento, e anch’io non sono sola: perchè vi ho scelto così simile alla mia condizione? La notte è un’agonia! Mi manca l’aria! Dormo nuda e la mia carne grida. Da quando ho assaggiato il vostro cuore sto morendo di una malattia che non comprendo. Questo non è dolore, questa non è sofferenza. Ditemi cos’è, ditemi vi prego cos’è. Il mio cuore sta uscendo di senno, sono impazzita? Cosa mi sta succedendo? L’astinenza dalla vostra forza è una morte peggiore di quella fisica. IO VI VOGLIO!

lunedì 19 luglio 2010

UN CUORE MALATO

Alcune volte penso, e ne sono convinta, che la passione e il desiderio devono essere come una nave lenta e maestosa che naviga per gli oceani senza cercare un luogo dove gettare l'ancora, mentre altre immagino se ad un tratto e inaspettatamente la nave trovasse questo punto..Mi chiedo se è possibile permettersi il lusso di non avere punti fermi nella vita. In linea di massima perché no, potrebbe anche essere...non stare ad aspettare spassionatamente qualche cosa perché le cose belle arrivano sempre quando meno te lo aspetti...non cercare disperatamente la persona giusta perché la si incontra generalmente nel posto e nel momento che meno si immagina...non desiderare assolutamente una cosa perché magari se ne ottiene una migliore senza nemmeno rendersene conto.
Però poi nonostante i buoni propositi mi chiedo...perche si continua ad aspettare spassionatamente, a cercare disperatamente, a desiderare assolutamente..?? è vero...il desiderio di avere punti fermi è il più naturale che ci sia...anche se poi quali debbano essere questi punti fermi non è ben chiaro...Le storie sentimentali si vivono meglio senza troppe aspettative, non è facile ma tutto si può imparare, e in questo caso il concetto di punto fermo va un po' rivisto, perché forse l'unico punto fermo su cui posso contare sono solo io. La nostra vita è nelle nostre mani...e queste mani andrebbero meglio curate..!

BRIVIDI D' AMORE

Attimi presenti non voluti, mentre l'altra me sta ridendo felice al sole incurante della mia realtà.. Deliri senza senso i miei o lucidi ragionamenti di una me che vive attimi di un beffardo e ingiusto tempo

FOR YOU

VORREI

Vorrei un amore semplice
fatto di parole sincere.
Lo vorrei in giorni
dove mi possa scaldare
appena le prime gocce di pioggia
annuncino di lontano
l'arrivo di un temporale.
Un amore grande
quanto il palmo di una mano,
affinché mi sappia contenere
quando sarò alle porte di un dolore.
Un amore che mi accetti così
per quel che sono, e che
non mi voglia cambiare,
perché come tutti gli abiti che indosserò,
quella sarà una parte di me, poco importante.
un amore che sappia sorridere,
e che in volo mi indichi,
di una scelta la giusta direzione.
Un amore che mi sappia aspettare, e che
mi cerchi, quando le ore della sera
non mi vedranno tornare.
Vorrei questo amore fatto di pane,
apparecchiato sulla tavola della vita
per quando avrò fame.
Dove tutti gli invitati a mangiare
sappiano che se anche saremo nella polvere
ci sapremo con onore rialzare.
Un amore che valga questa esistenza,
un amore che sappia rispettare
con fiducia la stima avuta,
affinché nel silenzio
lo si possa ascoltare.
Ma soprattutto voglio un amore
consapevole... perché in fondo
un mattino non è un mattino,
e una notte non è una notte
se uno di noi due mancherà.

mercoledì 14 luglio 2010

MUSICALL PASSION

Cos'è più corrosivo della passione..? Quella passione forte, che ti brucia l'anima, che ti impedisce di ragionare, che ti spinge solamente a fare quello che più desideri, che ti spinge a lasciarti andare, a pensare solo a star bene, tutto ciò che è passione ti libera dai pensieri e ti scaraventa in un vortice di felicità...Un bacio passionale,il respiro sulla tua pelle che ti dà i brividi, la passione è poesia, è armonia di corpi...è vita

martedì 13 luglio 2010

INFINITY ASTRATTA

Pensieri e parole
si intrecciano
e nasce emozione
nello scorrere del tempo
la tua essenza accarezza
la mia Anima
e mi ritrovo a pensare a Te
come un Dono di Luce che filtra
da una realtà taciuta
nel silenzioso accarezzar del giorno
a spezzare catene al tempo
nel rimirar l'abbraccio al volo terso
dove a dipingere
è l'amore.

*****
Dal Nostro Cuore
Nunzio & Gio

PASSIONE ETERNA

PASSIONE ASTRATTA

Morbidamente annebbiata dall'inutilità del possibile,
è quando la libertà dei sogni rende a me le mie catene
che obbligatoriamente
vedo
sento
respiro
vivo
la maledizione dei miei desideri...
Incatenati, crudelmente inchiodati ogni giorno,
contro il muro della puritana realtà,
mi scopano con violenza inaudita ogni notte,
colmi della loro rabbia, desiderosa di vita....
E' una lotta continua e costante, contro ciò che è Amore

lunedì 12 luglio 2010

THE AND

La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca.
Tutte le passioni ci fanno commettere errori, ma l'amore ci induce a fare i più ridicoli.
Le passioni fanno vivere l'uomo, la saggezza lo fa soltanto vivere a lungo.
Il giorno in cui non brucerete più d'amore,molti altri moriranno di freddo.

ASTRATTA-SUMMER

Si parla spesso di passione ma poi quando ci si trova a viverla spesso si fugge...si ha paura di stare veramente bene, e paura di stare veramente male...ma cos'è la vita senza quell'emozione, quel palpito che fa assaporare ogni istante della nostra quotidianità ...si dice che l'attimo fugge...ma se si vuole si può rendere eterna la fugacità dell'attimo...è sufficiente farlo nostro, viverlo con l'anima e con il cuore...e allora non svanirà come polvere al vento, perche tutti i sensi possono farci provare emozioni e regalarci momenti di passione.... Puoi godere di una passione ascoltandone il suono, sentendo il suo profumo, guardandola mentre dorme, passando le mani tra i suoi capelli, sfiorandole le labbra.... perche la passione va ricercata, trovata e assaporata in ogni piccolo gesto, in ogni contatto e in ogni sguardo..... e alcune volte dopata anche con la fantasia.... La passione è la nostra forza..!!
Aprimi la tua notte. Cosa sogni nella tua notte? Aprimi i tuoi sogni, lasciami camminare sulle stelle che coprono la notte. Lasciami camminare sui tuoi occhi che sognano. Io ti vedo nel buio. Io ti vedo sopra di me. Io ti vedo con me. Come la luna che cerca il proprio riflesso in ogni stanza oscura, così io mi aggiro per casa, cercando la tua ombra. Come una sonnambula tormentata da un desiderio striscio sul parquet i piedi nudi e vago come una larva di fata. Dentro questo petto le ramificazioni di dolore hanno messo radici, e non cessano di espandersi. Come una malattia mortale io sento dentro di me giungere la fine di me stessa. In mezzo alla notte, io apro il mio petto, le mie viscere e guarda! Guarda cosa c’è dentro! Non sapevo che una fiamma potesse mordere così tanto!

AMORE


L’impaccio di un bottone che non vuole slacciarsi, abiti che raccolgono profumi, scivolano sulla pelle,
cadono stropicciati sul pavimento, seminati intorno a noi. La nostra risata, il congelarsi improvviso in uno sguardo
che si scioglie in un caldissimo stringersi e poi….. e poi Passione e solo quella… ^_^'

PASSIONE


E’ passione quando inizia con un semplice bacio e poi diventa sempre un qualcosa di più perché la passione non si accontenta, esige. Ci metti grinta, dolcezze, tenerezze, giochi, fantasie, sguardi, malizie e il tuo essere più selvaggio...è passione quando senti di non poter fare a meno della sua vicinanza fisica...e lo baci…lo abbracci...e afferri il suo viso tra le mani e lo porti verso il tuo...e lo stringi forte per fargli sentire il tuo calore, il tuo respiro che si confonde con il suo...e senti il suo profumo, che è così buono da levarti il fiato...quando metti le tue dita tra i suoi capelli e lo accarezzi...quando ormai non puoi più togliergli le mani di dosso perché lo senti tuo...e gli sfiori le labbra con le dita...e gli mordi queste stesse labbra che hanno un sapore così piacevole che vuoi saperne sempre di più...quando fai sentire il calore delle tue labbra sul suo collo ma non lo baci ancora...quando poi incominci e lo fai impazzire come solo tu puoi e sai fare, fino a fargli apparire sul volto un’espressione quasi demenziale...quando siete disinibiti, complici e non ci sono più limiti, ne vergogne tra voi...ecco quand’è passione...!! È come una stregoneria, che si subisce, ma per quanto razionalizzata è impossibile sfuggirvi...La passione acceca, è una bestia feroce, non dice mai basta...!!

THE AND


A volte capita nella vita di trovarsi a vivere una storia che già sappiamo senza futuro...in altre invece investi tutto quello che hai, dai tutto te stesso, e ti ritrovi a viaggiare con la fantasia, immaginando un futuro da favola...Be queste sono proprio quelle storie senza futuro, ma nonostante questo bisogna essere consapevoli che tutto ha un senso. Il senso di viverla fino in fondo, attimo per attimo, fino a l’ultimo, mettendoci tutta la passione che risiede in noi...Anima e corpo, e nonostante alcune volte ci imponiamo anche di fare dei passi ardui, bisogna credere che tutto questo ci porterà equilibri migliori...soprattutto nel cuore dove possiamo riporre gli affetti e le persone che abbiamo amato, senza aver paura che qualcuno o qualcosa possa portarceli via, in modo da averli sempre vicini quando ne avremo la necessità. Tenere nel cuore un amore anche se la vita non ci ha lasciato il futuro...e anche se in certi momenti il tutto è stato, o sarà molto doloroso...bisogna fare di tutto ciò un sano combustibile per alimentare gli amori e le passioni future...anche se non sempre amore e passione viaggiano sulla stessa frequenza...ma quando si arriva a far diventare compatibili i due sentimenti...ecco che quel combustibile servirà ad alimentare il motore della passione...che raggiungendo il massimo dei giri, farà viaggiare l’amore il più lontano possibile...!!

domenica 11 luglio 2010

ONE

Succede improvvisamente, senza regole precise, senza magari troppi avvisi o magari non ci si fa caso...Nella vita capita che si chiuda qualcosa, proprio come una parentesi con dentro luoghi, persone, cose, profumi,
colori, suoni, voci, risate, pensieri e ci si accorge da un momento all’altro che non ci sono più.
Non è sempre negativo il motivo per cui si chiudono le parentesi, a volte dopo una parentesi chiusa
si trova uno scenario magnificamente meraviglioso. Le parentesi sono però dispettose,
si cerca di aprirle e loro si chiudono, si vogliono chiudere e loro si aprono.
La cosa brutta è quando sono gli altri a chiuderle e ti accorgi solo dopo che dentro c’eri anche tu:
questa è una parentesi terribile!Chiaro che ci sono diversi tipi di parentesi:
quella tonda, si chiude facile facile, lineare, fluida, un gesto rapido, quella che ti permette
ancora di sbirciare dentro e si lascia riaprire di tanto in tanto. Quella quadra, rigida, dura, che sembra dare un taglio netto, che non permette di rivedere dentro
se non con un grande sforzo e che non è mai una buona idea riaprire.
Quella graffa, la peggiore, contorta, complicata, appuntita, difficile da chiudere
perché viene sempre storta e asimmetrica. Questa contiene tutte le altre,
e una volta chiusa è inutile cercare di riaprirla. La cosa che più mi fa pensare
è per quale motivo non ti accorgi mai esattamente quando le parentesi si aprono,
mentre invece capisci perfettamente quando si chiudono ............

ASTRATTA

ASTRATTA-YO

Be sono arrivata al punto di pensare che i ricordi sono come le maree...Appaiono all'improvviso...come dal niente...e ti comandano loro...Possono starsene nascosti per tutto il tempo che vogliono nella vasta distesa della tua vita e della tua mente...e poi nascere in un attimo come dal nulla...avvicinarsi silenziosi quando meno te lo aspetti e travolgerti. Qualche volta possono passarti accanto e sfiorarti appena, limitandosi a farsi osservare dal tuo sguardo distratto. Altre, invece, posso trascinarti lontanissimo, indietro fino a dove ha avuto inizio il cammino che ti ha portato al punto in cui sei stato travolta. Ma quello che li rende tanto forti e speciali è quel potere tutto loro di prenderti e sollevarti in alto per un attimo, farti assaporare l'ebbrezza di quel brivido, l'eccitazione di quella dolcissima sensazione scaturita da un niente, e poi sbatterti a terra con tutta la loro forza. È in queste occasioni che fanno più male.....!!!
Vorrei salvarmi dal dolore che mi darai e di cui non potrò fare a meno. Evitare di ingoiare il mio futuro incerto senza poterlo digerire nel mio cuore. Vorrei stupirti dicendoti che non ho più nulla da desiderare se non te, così come sei e come mi prendi. Vorrei evitare che il morso di un legame stritoli il mio collo ancor di più che la stretta di un collare, ma è troppo grande questa cosa per me: l’inevitabile bisogno di te. Troppo intensa l’ansia che palpita nel mio corpo, troppo immensa la voglia del tuo potere su di me. Se questo è solo l’inizio non oso immaginare come sarà straziante il resto che dovrò vivere, perché ormai mi sei così essenziale, così inevitabile, così viscerale e non posso fare a meno di volerti. Sono spaventata dall’idea di esser buttata via alla fine del percorso e messa sul calendario delle tue slaves consumate e lasciate. Non è possibile per me accettare mai di esser messa in un mucchio di altre, e la mia dannazione ormai è farne parte. Il mio dito è già tra le labbra, quando ti penso questo è il gesto che faccio, perché desidero, desidero la tua carne sulla mia anima, e se inferno dev’essere che inferno sia!

venerdì 9 luglio 2010

PATTY E IL MIO AMORE TROPPO BELLO E PAZIENTE

Quali pensieri ha Egli in questo momento? Quali preoccupazioni, quali timori,…? Che decisioni deve prendere? Che situazioni sta vivendo ed io non gli sono accanto? Quale cuore batte nel suo cuore in questo momento? Quale riposo riposa nel suo corpo? Io sono audace a credere ch’Egli beva come me, che cammini come me, che faccia le cose che faccio io, che sia simile a me. Quante volte Egli ha scacciato la mia immagine dalla sua mente? Quante volte avrà cercato di non pensare a me? Quale altro modo avrà trovato per vivere senza vedermi, toccarmi, baciarmi? Quale piacere lo coglierà quando le nostre anime diventeranno carne insieme?




La vita è una passerella sulla quale cammini,volteggi è come un teatro

dove da spettatore diventi attore o viceversa..

E’ il gioco delle parti,prima protagonista poi spettatore.

Ed oggi sono seduta qui spettatrice di quella commedia che recitavo..

Sorrido..

Tutti gli occhi non sono più rivolti a me..

E vedo antiche gelosie affiorare,per il futuro temere…

Sorrido

e come nel gioco del rovescio,il rovescio diventa diritto

e il diritto rovescio..

Sono scesa dalla mia passerella,indossando un abito elegante

profumata discretamente

da un’essenza rara e avvolgente camminando eretta

lontana da un sogno..

e sorrido…grazie amore oggi posso dirtelo davvero grazie di essermi ancora accanto sei bellissimo .

(NON COPIARE FOTO CHE VI DENUNCIO)

giovedì 8 luglio 2010

ASTRATTA


che mi leggi dentro perchè è in me che vivi....Da molto l'amore non era venuto ospite a casa mia,erano chiuse le porte e serrate le finestre, credevo che la notte sarebbe passata solitaria.Quando aprii gli occhi e trovai dileguate le tenebre, mi alzai e vivi tutti infranti i catenacci dei cancellie per le porte spalancate,il vento e la tua luce entravano nella mia vita.Quand'ero prigioniera nella mia casa e le porte erano chiuse,il cuore mio si prometteva sempre di fuggire via,di andar vagando.Ora siedo tranquilla al mio cancello in rovina e aspetto che tu venga...tu mi hai fatto prigioniera nella mia liberta

astratta-dubbio


molte donne (e certo, anche a molti uomini) è capitato nella vita di trovarsi di fronte ad un dubbio amletico, un'incertezza disarmante, una confusione degna del dottor Jackyll e Mr. Hyde: è possibile amare contemporaneamente due persone o soffro di personalità multipla? No, non temete, non si tratta di schizofrenia: ebbene sì, pare che possa succedere. Non ci sono prove scientifiche in grado di dimostrare se si tratta di amore oppure no, né tanto meno test che provino la veridicità dei sentimenti, sono giunta alla conclusione che sì, è possibile provare un forte sentimento che ci spinge verso due persone allo stesso tempo. Si potrebbe poi discutere se si tratta di amore o infatuazione; se essere molto attratti da qualcuno rientra nella categoria 'cuori divisi' oppure no; se quando ci si innamora di un secondo uomo oltre al fidanzato,((marito)) significa che la storia non funziona più tanto bene. Ma fatto sta che nella vita succedono questi eventi particolari per cui si passa dalla 'singletudine' all'improvvisa dose di amore doppio, o più comunemente, da felicemente fidanzate((sposati)) ci si sorprende a pensare sempre a quel ragazzo appena conosciuto... Per quanto si possa essere abili a gestire un triangolo amoroso, è comprovato che si tratta di una situazione complicata, troppo complicata perché duri a lungo. Stare con il piede in due staffe è spesso impossibile, per svariati motivi: si rischia di far star male altre persone, si mette a dura prova la propria onestà, si impazzisce a dribblare domande, commenti, interrogativi...............insomma gestire due storie e' troppo complicato e stressante sopratutto rischioso per i sentimenti altui, se non si vuol fare soffrire nessuno e' necessario innanzitutto schiarirsi le idee. comunque la mia risposta e' si........si possono amare non solo due ma anche piu' uomini il difficile e' poi accettarlo fino in fondo mettendo in discussione le regole imposte dal volere vivere cercando ragioni non solo condanne....AX
Il mio Padrone è sole raggiante, stella cocente e calore d’infinito. Il mio Padrone è asfalto sicuro e immenso precipizio dove cadere a braccia aperte sicura d’esser presa. Un colore differente in mezzo ad altri colori, un colore che ancora non conoscevo, un colore che sa di cattura, perdizione, metallizzata passione di entrambi legati da una corda in perenne tensione. Il mio Padrone è notte fonda, respiro oscuro e abissale dominazione, spina all’occhiello e cintura piegata sul mio collo. Il mio Padrone è gigante e mi rende piccola, come una formica davanti ad un formichiere. Il mio Padrone è regno dove trovo il fiume che mi ristora, il vento che mi accarezza i capelli, e la frusta che mi spezza la schiena. Egli è creatura di rugiada e acciaio, mischia fuoco e ghiaccio insieme, per sorridere di me e farmi annichilire, con la sua perfida ragione mentale. Il mio essere intero fibrilla, quando egli istilla in me la sensazione di essergli essenziale, e ciò mi rende forte senza esser più forte di Lui. Il mio Padrone veglia sul mio sonno, e mentre io sogno di lui, lui non sognerà di me poichè io sono soltanto la mano con cui mi ama e si dona completamente a me.

ASTRATTA-cuore.


Ho trovato una lacrima nel mio cuore... cercava te... non la lascerò fuggire ancora. Sarà mia prigioniera finché non troverà la sua reale natura... So che ci sono momenti nei quali il mondo sembra provare gusto nel farti soffrire ma se hai la forza di reagire dimostrali che hai 1000 motivi per sorridere se ti senti triste sorridi pensando alle cose belle che ti sono capitate e che ti capitano, perché un ricordo bello è come una piccola cicatrice rimarrà per sempre lì ........AX
Vertebre sentimentali E schiene piegate: nessuna cosa può eguagliare la distruzione totale di un cuore agonizzante. Sferzate leggere o scudisciate pesanti: nessun dolore può eguagliare l’assenza di ciò che non si è voluto. Il falco rimane falco, le tortore rimangono tortore, io non son più Io. Di questo cuore che nessuno vuole, soltanto ombra rimarrà nella gabbia del dolore. Anima e amore, queste ossessioni che tutti sfuggono e che persino tu, mio giovane amico, hai buttato alle ortiche! Questo sentimento così raro, così diverso, e così maledetto, esso alberga nel mio cuore come mai nella mia vita mise radice.

mercoledì 7 luglio 2010

Follia....Astratta


Follia...è amare fino quasi a odiare...è strapparsi il cuore
per donarlo all'altro...
è farsi del male con le parole...
è spezzare le ali,per volare in due...
è abbandonarsi a un sentimento...chiudersi in un rapporto...
tutto questo è follia...o forse...è solo amore... Uomini che devono scusarsi con le loro mogli e dare sempre spiegazioni. Uomini che si sono sposati forse per amore e si ritrovano a dover vivere con delle streghe nere e non con le principesse bianche sposate quel giorno. Uomini che devono nascondere il loro veri desideri, che si devono accontentare di rapporti a metà, di ciò che gli concede la moglie, la fidanzata, di quello che riescono a vivere solo in parte perchè non osano chiedere. Uomini che fanno la voce grossa fuori dalla camera da letto e poi sono succubi di femmine isteriche che non gli danno nulla nè di sessuale nè si sentimentale. Uomini che hanno paura di vivere la vita come vogliono davvero. Uomini che si dicono sesso forte e poi si inventano mille storie per tornare tardi la sera. Uomini che hanno bisogno di altre cose ma che non sono capaci di prendersi quello che vogliono. Uomini prigionieri dentro case perfette, legati a donne megere con cui ormai non condividono che il piumone d’inverno e il condizionatore d’estate. Uomini che non si sanno liberare del loro peso, che temono la voce di lei, le sue accuse, le sue scenate di gelosia. Perchè uomini forti stanno in questa condizione? Allora son più forti quelle damigelle candide che si son portati all’altare e che ora li fanno penare, li mettono in riga e gli dicono cosa fare quando tornare a casa. Poveri uomini! Che disastro la loro vita! Che disastro pensare che il matrimonio fosse una cosa bella o che l’amore fosse solo pane e nutella. Che rovina queste donne cattive che non sanno nemmeno fare l’amore. E loro, uomini, sognano, sognano,….cercano,..cercano altrove. Ma continuano ad essere schiavi delle loro “amate” signore.
In un villaggio al di fuori delle mura di Gingor viveva una ragazza di nome Elendil. Questa ragazza era sempre stata cresciuta nella più totale libertà e fin da piccola andava in giro da sola, viaggiava e aveva molti amici sparsi in ogni regno. Il suo carattere era solare, allegro, gioviale e generoso. Si affezionava facilmente alle persone ma ogni tanto aveva anche bisogno di stare un po’ per i fatti suoi e dedicarsi a quelli che erano i suoi interessi. Per esempio amava tirare con l’arco. Amava anche creare ghirlande di fiori profumati. E spesso si metteva a cucire insieme alla nonna, che era una sarta esperta, dei cuscini molto fantasiosi. Tutti le volevano bene nel villaggio e quando la incontravano la salutavano e si fermavano a chiederle notizie della nonna e dei genitori. Lei rispondeva sempre educatamente e le piaceva stare in compagnia e faceva spesso delle passeggiate con le altre ragazze del paese. Ciò che la distingueva dalle altre ragazze era questo suo spirito libero, questo suo essere così legata alla natura e al mondo dei boschi, in cui era cresciuta fin da piccola, scorazzando libera come una cerbiatta. Le altre ragazze invece erano cresciute sempre sotto l’ala dei genitori e non avevano mai avuto la possibilità di uscire al di fuori del regno di Gingor. Quasi ogni pomeriggio Elendil se ne andava in giro, insieme al suo cane fedele Morri, correndo appresso alle farfalle e cercando di cacciare qualche leprotto da regalare alla nonna che era anche un’ottima cuoca. Ma un giorno mentre si trovava in giro per i boschi sentì del trambusto e vide molti animali fuggire impauriti. Pensò che fosse successo qualcosa al villaggio e corse via come un fulmine per andare a vedere cosa succedesse. Quando arrivò vide molte case in fiamme, degli uomini a cavallo e tutti che scappavano cercando di salvarsi da questi invasori crudeli. Mentre cercava di mettere in salvo un bambino qualcuno la prese e la portò sopra il proprio cavallo. Lei si dibattè e iniziò a graffiare il volto dell’uomo, che reagì dandole un pugno così da sedarla e portarla via. Quando Elendil si risvegliò si ritrovò dentro una gabbia insieme alle altre ragazze del villaggio. Incatenata e assetata si chiese che fine avrebbero fatto. Dopo un paio di ore qualcuno venne ad aprire la gabbia e furono tutte condotte presso il Capo dei Nixos, erano questi un popolo bellicoso e potente che andava in giro a distruggere villaggi, saccheggiare e prendersi le persone come schiavi. Tutte furono messe in fila davanti ad un trono di legno scolpito dove sedeva un uomo con una maschera orribile sul viso. L’uomo che le aveva condotte fuori dalla gabbia fece inginocchiare ogni ragazza ma Elendil gli si rivoltò contro e non volle inginocchiarsi. L’uomo era pronto a colpirla ma il Capo gli disse qualcosa e lui si fermò. Poi l’uomo scelse due ragazze e le diede al Capo, affinchè gli facessero compagnia per la notte. Il Capo si alzò e andò verso Elendil. La ragazza non aveva nessuna paura, non piegò il capo e lo guardò dritto negli occhi che si vedevano attraverso la maschera. Il Capo disse qualcosa e l’uomo prese Elendil e la condusse con sé. Così poco dopo Elendil si trovò dentro un’altra gabbia, più piccola, posta vicino ad un letto enorme, in una tenda meravigliosa piena di arazzi e di libri voluminosi. Ad un tratto vide entrare le due ragazze sue amiche, che erano intontite dall’alcool che avevano bevuto e non la riconobbero. Esse si spogliarono e si adagiarono sul letto pronte ad esser possedute dal valoroso Capo che le aveva rubate ai loro cari. Quando questi entrò portava ancora quella orribile maschera. L’uomo andò vicino alla gabbia e diede uno sguardo a Elendil. Elendil lo guardò ancora dritto negli occhi. Il Capo andò verso il letto e si spogliò nudo mostrando una enorme spada già dritta e vibrante e in poco tempo soddisfece i suoi desideri scopandosi le due fanciulle arrese e docili. Quando finì con loro chiamò il suo fedele servitore e questi le portò via. Poi spense le candele, si tolse la maschera e si addormentò. Elendil non vide il volto perché era buio ma cercò di immaginarlo. Poi si addormentò anche lei. L’indomani le altre ragazze furono condotte di nuovo davanti al trono del Capo. Tutte si inginocchiarono piegando il capo al loro nuovo sovrano. Elendil pure fu condotta davanti al Capo ma di nuovo non volle inginocchiarsi né abbassare gli occhi. Il Capo scese dal trono e gli si avvicinò. Le andò molto più vicino stavolta. Elendil gli sputò in faccia con disprezzo e gli disse qualcosa che lui intuì anche se non conosceva la lingua. Il sovrano fermò la mano dell’uomo che voleva frustare la ragazza e poi scelse altre due ragazze per quella notte. Ogni giorno andò avanti così e ogni sera Elendil assisteva agli amplessi del Capo rimanendo dentro la sua gabbia. Era sfamata e trattata bene. Nessuno le aveva messo le mani addosso e sembrava che il Capo avesse per lei una qualche predilezione. Sapeva inoltre che le ragazze dopo esser state possedute dal Capo venivano liberate e quindi lei avrebbe potuto fare lo stesso per ritornare libera ma non lo fece. Ogni giorno venivano portate altre giovani donne davanti al trono e il Capo sceglieva due di loro. Ogni giorno Elendil guardava quell’uomo con sempre maggiore curiosità e si chiedeva perché lei fosse risparmiata e non costretta come le altre a giacere con lui. Una sera il Capo entrò nella sua stanza e disse alle ragazze di uscire. Non si spogliò e andò verso la gabbia dove giaceva Elendil. La aprì e la fece uscire fuori. Poi le tolse la catena e la fece cadere a terra. Elendil lo guardò con stupore. Il Capo poi si mosse verso il letto e si tolse la maschera. << Puoi andare via. >> Il Capo le disse queste parole nella lingua di Elendil, che a quanto pareva conosceva benissimo. Elendil rimase immobile. Guardava il viso di quell’uomo forte e potente. Gli si avvicinò e si inginocchiò ai suoi piedi. << Io voglio rimanere qui. >>

martedì 6 luglio 2010

ASTRATTA-domande

Quando mi rapisti che io non me ne accorsi neanche? Quando giungesti al mio capezzale, per prenderti le mie ora di sonno, che non ti vidi nemmeno arrivare? Quando mi portasti via da me senza nemmeno usare l’acceleratore, e guidando senza di me? Così me ne andai da me stessa per arrivare a te, mio Signore, come una sonnambula, cogli occhi chiusi e l’immagine di voi dentro le mie pupille. Voi mi rapiste con un gesto veloce, così come il vento rapisce una debole fiamma ad una candela posta sulla finestra aperta.
Poggi la testa sul cuscino, tiri su le coperte, quasi a difenderti dal buio…gli occhi non vogliono chiudersi…non adesso…non questa notte.
E’ la notte dei ricordi…quando ti stringi forte al cuscino e non riesci a trovare una posizione per addormentarti…la notte dei mariti che rientrano troppo tardi e delle domande che eviti di porre, forse per paura di conoscere già le risposte…la notte delle mogli che sono state al centro con l’amica…peccato che tu l’abbia incontrata proprio qualche ora fa.
Sono quelle notti quando tutto ritorna prepotente alla mente, e non riesci a trovare un modo per arginare quel prepotente fiume in piena…le notti durante le quali il passato bussa forte e si presenta con tutte le occasioni mancate.
Sono le notti durante le quali riannodi i fili delle tue esperienze…quando tiri i conti e ti accorgi di essere maledettamente in rosso, quasi senza speranza.
Le notti dei ricordi…quando nel silenzio distingui le ombre di ciò che poteva essere, e non riesci a trovare nessuna spiegazione plausibile che ti faccia accettare ciò che invece è…sono le notti Del rimpianto, di quelle occasioni mancate, delle persone andate via, di quelle distratte che non si sono mai accorte di quello che veramente sei.
La notte più lunga, passata con gli occhi sbarrati ad aspettare che il mattino ti liberi da questa angoscia…quando finalmente riuscirai a chiudere gli occhi, la sveglia inesorabile ti richiamerà al giorno, al tuo quotidiano, quello nel quale tenti disperatamente di nascondere l’impossibilità di accettare il tempo che passa, le occasioni che sfuggono via, il bisogno di gridare che ti distrugge e il timore che qualcuno scopra la tua umana debolezza.
La notte dei ricordi…il primo raggio di sole picchia alla tua finestra…stendi la mano e sembri quasi voler catturare il primo sole…la notte dei ricordi, quando tutto ciò che non è accaduto potrebbe accadere e ciò che vorresti, purtroppo, non accade mai!

Sincerita Astratta




se è vero che gli occhi sono il riflesso dell'anima , perchè continuano a tradire la gente? gli occhi esprimono tutto, ma nn sempre è sincerità....gli occhi sono l'amore , la gioia, il dolore, il desiderio, l'ansia, il rigetto....occhi che nn servono ad altro che a vedere la vita ...... eppure avevamo fatto un patto di vita guardandoci negli occhi , evidentemente era tutto falso, come tutto il resto e nn levarmi il mio pensiero.........ciao! te ne vai via, via, ciao!! ti auguro di poter cancellare tutto e nn aver rimorsi, tempo al tempo , nn ci sarà più tempo

astratta




Ci sono momenti di
sofferenza o tristezza
o giornate come
pugnalate al cuore.
Quando hai questi
momenti, prova
a bussare alla
porta del mio cuore.
La mia vita e il mio cuore
sono sempre aperti
per te.
Queste orecchie
possono ascoltare
qualsiasi cosa in ogni
momento.
Anche questi occhi hanno
accumulato tante lacrime
per piangere con te.
Quando sei gioioso
non c'è bisogno di
parlare, io lo capisco
vedendo il tuo viso.
Invece quando senti
tristezza, solitudine
o voglia di allontanarti,
parla con me di tutte
queste cose.
Io carico sulle mie spalle
la metà del peso della
tua sofferenza.
Andiamo avanti insieme.
Questa è la nostra strada
fino a quanto continuerà
la nostra amicizia.

Daisaku Ikeda
Silenzioso l’odore sgusciò tra le vesti e si mischiò col sapore del cielo. Lei sorrideva timida perchè non sapeva che lui era il dio dei maya. Le sue piume la confondevano. I suoi occhi la mettevano così in imbarazzo. Poi nel silenzio del giorno l’anima divenne sera e allora lui la sfiorò perchè era scritto che una farfalla dovesse diventare dea. Misterioso il canto che piume e polvere mischiate fanno tra due corpi di diverse forze. Misterioso quel destino che avvicina due potenze magneticamente opposte. Così giunsero a non dirsi alcuna parola, perchè gli occhi soltanto parlavan di loro e della loro essenza. La ricerca era durata anni, e il giro del mondo non era bastato per arrivare a quella fonte dove tutto converge e dove il cuore emerge dagli oceani esistenziali. Lui avvicinò una mano ma non aveva paura di sbriciolare le ali della farfalla. Lui voleva toccare la sua vita. Lui voleva sentire il volo delle sue ali. Il dio dei maya la guardò come si guarda un fiore raro, trovato in mezzo ai cactus. Lei sorrideva ancora. Poi chiuse gli occhi e disse solo una parola: “sì”. Il dio dei maya allora fece divampare il fuoco e ogni altra cosa intorno a loro scomparve del tutto.
Lui si inginocchiò nel fango, umido, molle, sporcandosi tutti i pantaloni, per allacciare una delle sue scrpe rosse da strega. Lui non aveva esitato un attimo per dimostrarle che non gli importava del fango, della pioggia e di nessun’altra cosa al mondo perché in quel momento era tale il battere de suo cuore per Lei, la sua regina, la sua unica ragione di vita, che nessun’altra cosa al mondo esisteva. Lui si rialzò ma subito lei lo ammonì e gli disse di rimanere lì dov’era, nel fango. Anche il cuore della regina batteva e vederlo a capo chino, mentre l’acqua del suolo gli penetrava nella stoffa dei pantaloni, la fece sentire così soddisfatta, così potente che lo lasciò in quella posizione per una buona mezz’ora. Poi lei, che era una regina clemente, gli mise la mano sul capo, su quei capelli inzuppati e incollati dalla pioggia e gli disse: “Alzati adesso e siediti accanto a me.” Lui non credeva alle sue orecchie. Ma la sua regina gli aveva concesso un posto al suo fianco. Ma in quel momento egli all’improvviso si sentì il cuore scoppiare di gioia e capì di essere l’uomo più fortunato del mondo. Perché lei, la sua regina, lo voleva proprio accanto a sé, nella sua vita, vicino al suo cuore. da quel momento capì d’aver perso se stesso completamente e che nulla sarebbe stato più lo stesso. Si sedette e finalmente dai suoi occhi scese una timida lacrima ed egli si stupì perché in vita sua non aveva mai pianto. Lei, la regina, sorrideva e guardava la pioggia cadere. Quando lui fu seduto accanto a lei, e lei capì che lui stava finalmente piangendo, lei gli prese la mano e rimase in silenzio.