ASTRATTA

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domenica 11 luglio 2010

ONE

Succede improvvisamente, senza regole precise, senza magari troppi avvisi o magari non ci si fa caso...Nella vita capita che si chiuda qualcosa, proprio come una parentesi con dentro luoghi, persone, cose, profumi,
colori, suoni, voci, risate, pensieri e ci si accorge da un momento all’altro che non ci sono più.
Non è sempre negativo il motivo per cui si chiudono le parentesi, a volte dopo una parentesi chiusa
si trova uno scenario magnificamente meraviglioso. Le parentesi sono però dispettose,
si cerca di aprirle e loro si chiudono, si vogliono chiudere e loro si aprono.
La cosa brutta è quando sono gli altri a chiuderle e ti accorgi solo dopo che dentro c’eri anche tu:
questa è una parentesi terribile!Chiaro che ci sono diversi tipi di parentesi:
quella tonda, si chiude facile facile, lineare, fluida, un gesto rapido, quella che ti permette
ancora di sbirciare dentro e si lascia riaprire di tanto in tanto. Quella quadra, rigida, dura, che sembra dare un taglio netto, che non permette di rivedere dentro
se non con un grande sforzo e che non è mai una buona idea riaprire.
Quella graffa, la peggiore, contorta, complicata, appuntita, difficile da chiudere
perché viene sempre storta e asimmetrica. Questa contiene tutte le altre,
e una volta chiusa è inutile cercare di riaprirla. La cosa che più mi fa pensare
è per quale motivo non ti accorgi mai esattamente quando le parentesi si aprono,
mentre invece capisci perfettamente quando si chiudono ............

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