ASTRATTA

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giovedì 8 luglio 2010

astratta-dubbio


molte donne (e certo, anche a molti uomini) è capitato nella vita di trovarsi di fronte ad un dubbio amletico, un'incertezza disarmante, una confusione degna del dottor Jackyll e Mr. Hyde: è possibile amare contemporaneamente due persone o soffro di personalità multipla? No, non temete, non si tratta di schizofrenia: ebbene sì, pare che possa succedere. Non ci sono prove scientifiche in grado di dimostrare se si tratta di amore oppure no, né tanto meno test che provino la veridicità dei sentimenti, sono giunta alla conclusione che sì, è possibile provare un forte sentimento che ci spinge verso due persone allo stesso tempo. Si potrebbe poi discutere se si tratta di amore o infatuazione; se essere molto attratti da qualcuno rientra nella categoria 'cuori divisi' oppure no; se quando ci si innamora di un secondo uomo oltre al fidanzato,((marito)) significa che la storia non funziona più tanto bene. Ma fatto sta che nella vita succedono questi eventi particolari per cui si passa dalla 'singletudine' all'improvvisa dose di amore doppio, o più comunemente, da felicemente fidanzate((sposati)) ci si sorprende a pensare sempre a quel ragazzo appena conosciuto... Per quanto si possa essere abili a gestire un triangolo amoroso, è comprovato che si tratta di una situazione complicata, troppo complicata perché duri a lungo. Stare con il piede in due staffe è spesso impossibile, per svariati motivi: si rischia di far star male altre persone, si mette a dura prova la propria onestà, si impazzisce a dribblare domande, commenti, interrogativi...............insomma gestire due storie e' troppo complicato e stressante sopratutto rischioso per i sentimenti altui, se non si vuol fare soffrire nessuno e' necessario innanzitutto schiarirsi le idee. comunque la mia risposta e' si........si possono amare non solo due ma anche piu' uomini il difficile e' poi accettarlo fino in fondo mettendo in discussione le regole imposte dal volere vivere cercando ragioni non solo condanne....AX
Il mio Padrone è sole raggiante, stella cocente e calore d’infinito. Il mio Padrone è asfalto sicuro e immenso precipizio dove cadere a braccia aperte sicura d’esser presa. Un colore differente in mezzo ad altri colori, un colore che ancora non conoscevo, un colore che sa di cattura, perdizione, metallizzata passione di entrambi legati da una corda in perenne tensione. Il mio Padrone è notte fonda, respiro oscuro e abissale dominazione, spina all’occhiello e cintura piegata sul mio collo. Il mio Padrone è gigante e mi rende piccola, come una formica davanti ad un formichiere. Il mio Padrone è regno dove trovo il fiume che mi ristora, il vento che mi accarezza i capelli, e la frusta che mi spezza la schiena. Egli è creatura di rugiada e acciaio, mischia fuoco e ghiaccio insieme, per sorridere di me e farmi annichilire, con la sua perfida ragione mentale. Il mio essere intero fibrilla, quando egli istilla in me la sensazione di essergli essenziale, e ciò mi rende forte senza esser più forte di Lui. Il mio Padrone veglia sul mio sonno, e mentre io sogno di lui, lui non sognerà di me poichè io sono soltanto la mano con cui mi ama e si dona completamente a me.

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