ASTRATTA

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venerdì 13 giugno 2014

astratta

A volte capita nella vita di trovarsi a vivere una storia che già sappiamo senza futuro...in altre invece investi tutto quello che hai, dai tutto te stesso, e ti ritrovi a viaggiare con la fantasia, immaginando un futuro da favola...Be queste sono proprio quelle storie senza futuro, ma nonostante questo bisogna essere consapevoli che tutto ha un senso. Il senso di viverla fino in fondo, attimo per attimo, fino a l’ultimo, mettendoci tutta la passione che risiede in noi...Anima e corpo, e nonostante alcune volte ci imponiamo anche di fare dei passi ardui, bisogna credere che tutto questo ci porterà equilibri migliori...soprattutto nel cuore dove possiamo riporre gli affetti e le persone che abbiamo amato, senza aver paura che qualcuno o qualcosa possa portarceli via, in modo da averli sempre vicini quando ne avremo la necessità. Tenere nel cuore un amore anche se la vita non ci ha lasciato il futuro...e anche se in certi momenti il tutto è stato, o sarà molto doloroso...bisogna fare di tutto ciò un sano combustibile per alimentare gli amori e le passioni future...anche se non sempre amore e passione viaggiano sulla stessa frequenza...ma quando si arriva a far diventare compatibili i due sentimenti...ecco che quel combustibile servirà ad alimentare il motore della passione...che raggiungendo il massimo dei giri, farà viaggiare l’amore il più lontano possibile...!!
Scovare un sole nero dentro la pioggia solare, il tuo odore che non so di cosa sa. Il sapere che prima o poi pioverà piacere sopra i tuoi capelli appiccicati dal gel. Poter prendere le forbici e tagliarne una ciocca, perchè si passa sul cuore ciò che si tiene in testa. Un souvenir da killer per me, io che sono assassina di angeli. Dolciccimo è il pensiero di avere un tasto da premere, per raggiungere quel ponte dove tu giochi coi tuoi amichetti, e sotto scorre il fiume del tuo dolore. Io sto salendo sul ponte, ho una canna da pesca, vieni a me pesciolino bello, se apri la bocca ci metto una rosa. Io ti coprirò di torte di panna e poi ti mangerò come se fossi carne al sangue. Il ponte della tua carne arriva al mio fiume senza usare nessuna costruzione per trovare il fine che unisce le anime. Il mulinello vibra, lascio scendere l’esca, abbocca, abbocca, tonnarello. Ti squamerò centimetro per centimetro, e nemmeno la lisca rimarrà del tuo passato. Sono un’orca vorace e nuoto nel mare della pioggia nera. Vieni a trovare il tuo pescatore invisibile, sto in piedi, guardo le increspature dell’acqua, quando uscirà la tua testa io tirerò bene e all’amo sarai preso, mio sole nero. Non avere timore, io sono una bimba perversa, sarai il mio orsacchiotto peloso, il mio bambolotto prodigioso, e accarezzerò i tuoi capelli per far scomparire i ricordi che ti tengono legato al fondo del fiume.

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